Seduti nei nostri uffici casalinghi ci chiediamo se gli strumenti e gli spazi che abbiamo a disposizione siano adeguati e soprattutto se sia corretto il nostro approccio al lavoro e se l’interazione con colleghi e clienti sia efficace. Nel testo l’autore ha cercato di rispondere ad alcune di queste domande, condividendo le sue riflessioni e ricorrendo all’aiuto di esperti che l’hanno guidata e ispirata nella stesura. Nella prima parte l’analisi si sofferma sugli spazi della casa, dell’ufficio e del Quartiere, riportando alcuni esempi di come creare ambienti più salutari, ordinati, che favoriscano la concentrazione e il buon umore. Nella seconda parte lo sguardo indaga lo spazio interiore per trovare quali siano le leve vincenti da potenziare: la comunicazione più sintetica ed efficace, la capacità di lasciar andare. Come? Mettendosi in connessione profonda con le emozioni, con le passioni, con il proprio sistema di valori. Si parlerà di scrittura autobiografica, di scrittura a mano libera, di sumi-e (pittura zen), libri, cinema… Nella terza parte si passa all’ultima dimensione dello Smartworking: il tempo. Come aiutare la concentrazione, evitando il multitasking e l’iperconnessione? Nell’appendice sono presenti delle schede di film (dedicato a chi…, trama, moviola, perché), fonti di ispirazione nei confronti della digital life ed alcuni giochi attorno al tema dello smartworking.